i baffi dei gatti
- Alessia Demma
- 27 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Noti anche come "vibrisse", i baffi del gatto sono fatti di cheratina, la stessa proteina di cui sono fatti i capelli e le unghie umane. Ma a differenza del pelo del manto, i baffi sono più spessi, più rigidi e profondamente radicati nei follicoli pieni di nervi e vasi sanguigni, per questo sono estremamente sensibili.
I baffi che si trovano ai lati del naso si chiamano mandibolari. I gatti li usano per misurare l’ambiente e gli spazi in cui passare.
Attorno alle sopracciglia si trovano invece i baffi definiti sopraccigliari che, insieme ai baffi del mento e delle guance servono a proteggere gli occhi.
Anche sulle zampe anteriori ci sono dei baffi! Si chiamano baffi carpali e aiutano il gatto ad avvertire la presenza della preda.
La pelle alla base dei baffi è piena di nervi e vasi sanguigni, questo consente al gatto di rilevare anche le più piccole vibrazioni consentendogli, ad esempio, di navigare in spazi ristretti, cacciare prede ed evitare ostacoli, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione o quando gli oggetti sono molto vicini al loro viso.
I baffi dei gatti sono anche rivelatori delle loro emozioni! Ad esempio, quando sono rivolti in avanti possono mostrare curiosità o eccitazione, mentre i baffi rivolti all'indietro potrebbero essere manifestazione di paura.
Il gatto usa i baffi anche per capire se uno spazio è abbastanza largo da poterci passare.
Come gli altri peli, i baffi attraversano un ciclo di crescita naturale e occasionalmente cadono e ricrescono, ma attenzione! Se il tuo gatto perde tante vibrisse o noti baffi rotti o danneggiati, è meglio consultare il tuo veterinario!
NON TAGLIARE MAI I BAFFI DEL GATTO!
Sono altamente sensibili e sono profondamente radicati nella pelle, quindi ogni baffo ha le sue terminazioni nervose che inviano informazioni cruciali al cervello.
Tagliare i baffi del tuo gatto può confonderlo, rendendolo significativamente meno sicuro!


Commenti